

CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
MEDICO CERTIFICATORE:
DE BRASI D. - SIANI P.
S.C. :
RIASSUNTO
La sindrome di Isaac è una malattia immunomediata dei motoneuroni periferici caratterizzata da un'attività continua delle fibre muscolari a riposo, che provoca rigidità muscolare, crampi, miochimia e pseudomiotonia.
La prevalenza non è nota; sono stati descritti 100-200 casi. L'esordio varia dal periodo neonatale alla sesta decade, con un picco di incidenza tra i 40 e i 60 anni. Si caratterizza per un'attività continua delle fibre muscolari a riposo (anche durante il sonno), con conseguenti crampi, rigidità e debolezza muscolare, pseudomiotonia, contrazione involontaria (evidente miochimia) e fascicolazione muscolare. Si osservano inoltre iperidrosi, ipertrofia muscolare e iporeflessia. La rigidità senza dolore intenso è più evidente nei muscoli distali rispetto a quelli prossimali. Nel 20% dei casi, la sindrome di Isaac si associa a tumore maligno (timoma e cancro polmonare a piccole cellule). Si associa essenzialmente alla miastenia grave, ma anche ad altre malattie immunomediate, come la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CDIP), l'artrite reumatoide, la sindrome di Guillain-Barré, il lupus eritematoso sistemico. Alcuni pazienti possono presentare una forma variante nota come sindrome di Morvan, che è caratterizzata da attività muscolare, sudorazione eccessiva e segni neurologici associati ad altri sintomi, come i disturbi della personalità, le allucinazioni, gli sbalzi di umore, i disturbi del sonno. L'eziologia della malattia non è nota. Tuttavia, è stato implicato un ruolo del complesso dei canali del potassio voltaggio-dipendenti (VGKC) nelle fibre nervose terminali, dopo la scoperta di anticorpi del complesso VGKC. Questi anticorpi non sono diretti contro lo stesso VGKC, ma contro Caspr2 e, in misura minore, nella neuromiotonia, contro LG11. Questi anticorpi inducono l'iporegolazione di VGKC esitando nella ripetizione dei potenziali di azione. Attualmente, l'esatto significato dell'aumento dei livelli di anticorpi del complesso VGKC senza anticorpi Caspr2 o Lg11 è controverso, così come l'uso dell'immunoterapia in questo gruppo specifico. La diagnosi della sindrome di Isaac si basa sulla storia clinica, sugli esami fisici e sull'elettromiografia (EMG). Sono caratteristiche le scariche delle unità motrici doppie, triple o multiple (''miochimiche'') e le fascicolazioni. Il 35-40% dei pazienti presenta un aumento dei livelli di anticorpi del complesso VGKC, più spesso nella sindrome di Morvan che in quella di Isaac. La diagnosi differenziale si pone con le sindromi ereditarie con neuromiotonia o miochimia (con/senza atassia episodica), la sindrome da crampi e fascicolazioni, le malattie dei motoneuroni (atrofia muscolare spinale progressiva, neuropatia, sclerosi laterale amiotrofica SLA), le intossicazioni (oro, mercurio, toluene, insetticidi), il tetano (si veda questo termine). L'ipereccitabilità dei nervi periferici nella sindrome di Isaac può essere trattata con farmaci stabilizzatori di membrana, come la fenitoina, l'acido valproico, la carbamazepina o la lamotrigina, da soli o in combinazione, se necessario. Se la risposta non è sufficiente, possono essere prescritti corticosteroidi orali (prednisolone). Può essere considerata inoltre l'associazione con farmaci immunosoppressivi non steroidei, come l'azatioprina e il methotrexate. Il trattamento quotidiano con acetazolamide può migliorare le contrazioni involontarie/contorsioni ed evitare gli episodi di perdita del tono muscolare. Nella neuromiotonia grave e nei pazienti affetti dalla sindrome di Morvan, sono indicate la plasmaferesi o le immunoglobuline per via endovenosa. Nella forma paraneoplastica, devono essere trattati i tumori maligni. Non è disponibile una cura efficace per la sindrome di Isaac, sebbene non sia letale. La sindrome di Morvan ha un decorso più grave e può essere letale. La prognosi a lungo termine per le persone affette dalla sindrome di Isaac paraneoplastica dipende dal decorso del tumore.