22 December 2024

Ritratto di admin
Posted by admin on December 01, 2017

CODICE: 

RNG060

ETA' DI ESORDIO: 

Qualsiasi età

INCIDENZA: 

Sconosciuta

TRASMISSIONE : 

Autosomica dominante o Autosomica recessiva o Recessiva legata all'X

MEDICO CERTIFICATORE: 

DE BRASI D - SIANI P.

S.C. : 

Pediatria 1

 

RIASSUNTO

Il termine osteopetrosi (malattia delle "ossa di marmo") descrive un gruppo di malattie rare ereditarie dello scheletro, caratterizzate da un aumento della densità ossea sulle radiografie, causata da un difetto dello sviluppo o della funzione degli osteoclasti.

L'incidenza e la prevalenza complessive di queste condizioni è difficile da stimare. Tuttavia, l'osteopetrosi maligna autosomica recessiva (ARO; si veda questo termine) ha un'incidenza di 1/250.000 neonati, e l'osteopetrosi autosomica dominante (ADO o osteopetrosi di Albers-Schönberg; si veda questo termine) 1/20.000 neonati. Le malattie con osteopetrosi variano molto nel tipo di presentazione e nella gravità, oscillando tra l'esordio neonatale con complicazioni durante tutta la vita, come l'ipoplasia del midollo osseo (ad es. ARO classica o 'maligna'), alle forme con occasionale riscontro di osteopetrosi sulle radiografie (ad es. osteopoichilosi; si veda questo termine). La ARO classica è caratterizzata da fratture, bassa statura, neuropatie da compressione, ipocalcemia con concomitanti convulsioni tetaniche e pancitopenia durante tutta la vita. La presenza di neurodegenerazione primitiva, deficit intellettivo, coinvolgimento cutaneo e del sistema immunitario, oppure di acidosi tubulare renale può orientare verso le varianti più rare dell'osteopetrosi, mentre l'esordio dei sintomi nella tarda infanzia o durante l'adolescenza, soprattutto quelli scheletrici, con fratture e osteomielite, è tipica della ADO (si veda questo termine). L'osteopetrosi è causata da un difetto dello sviluppo o della funzione degli osteoclasti. Sono state identificate mutazioni patogenetiche in almeno 10 geni, che spiegano circa il 70% di tutti i casi. La diagnosi si basa sulla valutazione clinica e radiografica e può essere confermata dall'analisi del gene, quando disponibile. Quando viene posta la diagnosi di una osteopetrosi primitiva, è importante differenziare i diversi sottotipi. E' indispensabile effettuare una diagnosi corretta, per potere prevedere la storia naturale della malattia, fornire trattamenti specifici, quando disponibili, e offrire una consulenza mirata sul rischio di ricorrenza e sulle possibilità di diagnosi prenatale delle forme gravi. Le diagnosi alternative si pongono con la fluorosi, l'avvelenamento da berillio, piombo e bismunto, la mielofibrosi, la malattia di Paget (forma sclerosante), alcune neoplasie (linfoma, metastasi osteoblastiche). La diagnosi prenatale è possibile se sono note le mutazioni-malattia nella famiglia. Queste condizioni possono essere ereditate con modalità autosomica recessiva, dominante o legata all'X; le forme più gravi hanno una trasmissione autosomica recessiva.  Il trattamento delle osteopetrosi è in larga misura sintomatico, anche se il trapianto di cellule staminali ematopoietiche viene utilizzato nelle forme più gravi con perdita di midollo osseo, e, al momento, offre le migliori possibilità di sovravvivenza a lungo termine per i pazienti. Le forme infantili gravi si associano a una riduzione delle attese di vita e la maggior parte dei bambini non trattati muore entro la prima decade per ipoplasia midollare. L'aspettativa di vita nelle forme a esordio nell'età adulta è normale.