22 December 2024

Ritratto di admin
Posted by admin on December 05, 2017

CODICE: 

RN1370

ETA' DI ESORDIO: 

Infanzia, Neonatale, Adolescenti, Età adulta

INCIDENZA: 

1-9 / 1 000 000

TRASMISSIONE : 

Autosomica recessiva

MEDICO CERTIFICATORE: 

DE BRASI D - SIANI P. - CARBONE M.T.

S.C. : 

Pediatria 1 - Pediatria 3

 

RIASSUNTO

La sindrome di Alström è una malattia multisistemica caratterizzata da distrofia dei coni-bastoncelli, perdita dell'udito, obesità, resistenza all'insulina e iperinsulinemia, diabete mellito tipo 2, cardiomiopatia dilatativa (CMD), disfunzione renale e epatica progressiva. A livello mondiale sono stati individuati circa 450 casi. I segni clinici, l'età di esordio e la gravità possono variare significativamente tra le diverse famiglie e all'interno della stessa famiglia. La distrofia retinica dei coni-bastoncelli di solito si sviluppa poche settimane dopo la nascita. I primi sintomi sono il nistagmo e la fotodisforia grave o la sensibilità alla luce, che sono progressive e evolvono verso la cecità, di solito entro la seconda decade di vita. La maggior parte dei pazienti sviluppa sordità neurosensoriale bilaterale a evoluzione lenta, che può essere leggera o moderata. La cardiomiopatia dilatativa si manifesta in circa due terzi dei pazienti neonati o adolescenti. I pazienti rischiano di essere colpiti da insufficienza cardiaca congestizia improvvisa a tutte le età. I segni precoci presenti più regolarmente comprendono l'obesità, la resistenza all'insulina e l'iperinsulinemia. I pazienti presentano facies caratteristica (occhi infossati e viso arrotondato, orecchie spesse, calvizie prematura sulla fronte e capelli sottili). La maggior parte dei bambini ha piedi piatti larghi e spessi con dita dei piedi e delle mani tozze e corte, senza polidattilia o sindattilia. Sono frequenti la nefropatia a evoluzione lenta, la disfunzione epatica, la malattia respiratoria cronica, l'ipertrigliceridemia e l'ipertensione. Molti pazienti hanno un'intelligenza normale, anche se in alcuni casi è stato osservato un ritardo dello sviluppo psicomotorio e cognitivo. La sindrome di Alström è dovuta a mutazioni del gene ALMS1 ed è trasmessa come carattere autosomico recessivo. La diagnosi è confermata dall'individuazione dei due alleli mutati o di un solo allele mutato di ALMS1 in presenza di segni clinici tipici. Se le mutazioni di ALMS1 sono note, è possibile la diagnosi prenatale e la consulenza genetica nei neonati a rischio. La diagnosi differenziale si pone con la sindrome di Bardet-Biedl, la sindrome di Biemond tipo 2, la sindrome di Wolfram, la sindrome di Cohen, la distrofia muscolare congenita (DMC) infantile sporadica e i disturbi mitocondriali (si vedano questi termini). Non esiste una terapia specifica, ma la diagnosi e un intervento precoce possono rallentare l'evoluzione e migliorare le attese e la qualità di vita dei pazienti. La presa in carico prevede un attento monitoraggio e il trattamento dei sintomi clinici. Le attese di vita superano raramente i 40 anni.

SCHEDA ORPHANET