In occasione della Giornata della Memoria l’Azienda Ospedaliera “Santobono Pausilipon” ha deliberato l’intitolazione della tensostruttura “Palabimbo” a Sergio De Simone, un bambino napoletano, originario del Vomero, deportato prima ad Auschwitz e poi ad Amburgo e qui sottoposto a sperimentazioni pseudoscientifiche sulla tubercolosi dei medici nazisti prima di essere ucciso alla tenera età di otto anni, il 20 aprile del 1945, poco tempo prima della Liberazione. Alla cerimonia erano presenti con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Anna Maria Minicucci, l'Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, il Rabbino della comunità ebraica di Napoli Ariel Finzi, Paolo Petralia presidente dell'Associazione Ospedali Pediatrici Italiani, il Consigliere del Presidente alla Sanità Enrico Coscioni. A raccontare la tragica storia del piccolo Sergio c'era il fratello Mario De Simone. Una cerimonia struggente e densa di emozioni: è stata svelata una targa intitolata al bambino vittima della crudeltà nazista e un ulivo è stato piantato nel "giardino della memoria" dell'ospedale. Hanno preso parte alla cerimonia anche tutti i Direttori Generali degli Ospedali Pediatrici Italiani, con il chiaro intento di ribadire che la vera scienza è amica dei bambini e che la medicina ha il dovere di difendere e rispettare l’infanzia. “Abbiamo voluto rendere omaggio e ricordare degnamente tale piccola vittima dell’odio razziale – ha sottolineato il Direttore Generale Dott.ssa Anna Maria Minicucci - intitolandogli la tensostruttura ‘Palabimbo’ ubicata presso il Santobono. La scienza non dovrà mai più essere crudele né criminale Noi ci battiamo ogni giorno affinché i bimbi abbiano le cure migliori.”
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