24 April 2025

Ritratto di admin
Posted by admin on December 05, 2017

CODICE: 

RNG050

ETA' DI ESORDIO: 

Neonatale

INCIDENZA: 

1-9 / 100 000

TRASMISSIONE : 

Autosomica dominante

MEDICO CERTIFICATORE: 

DE BRASI D - SIANI P. - CARBONE M.T.

S.C. : 

Pediatria 1 - Pediatria 3

 

RIASSUNTO

L'acondroplasia è la forma più comune di condrodisplasia, caratterizzata da rizomelia, marcata lordosi lombare, brachidattilia, macrocefalia con fronte prominente e ipoplasia mediofacciale.

L'incidenza mondiale è circa 1/25.000 nati vivi. Alla nascita sono presenti segni clinici tipici: arti corti con rizomelia, tronco lungo e stretto, macrocefalia con fronte prominente e ipoplasia mediofacciale con radice nasale infossata. Gli arti corti, il collo corto, la macrocrania e l'ipotonia rallentano di solito l'acquisizione della motilità grossolana. L'ipoplasia mediofacciale con ipertrofia delle adenoidi e tonsille può provocare apnea ostruttiva nel sonno. L'otite media cronica può causare disturbi dell'udito. È molto comune la cifosi toracolombare in epoca neonatale. Sono comuni l'affollamento dei denti e l'obesità. Molte articolazioni possono essere iperestensibili; le mani sono larghe, corte, a forma di tridente. Nell'infanzia e nella prima giovinezza il midollo può essere compresso a livello del forame magno, con conseguente apnea centrale, ritardo dello sviluppo e anomalie della motricità. Il ginocchio è spesso varo nell'infanzia. Vi è un rischio limitato di idrocefalo e di un aumento della pressione venosa intracranica. Sono più comuni nell'adulto le malattie cardiovascolari e la stenosi della parte inferiore del canale midollare lombare, con eventuali deficit neurologici secondari. L'altezza negli adulti è di 131±5,6cm (maschi) e 124±5,9cm (femmine). Il parto avviene con il taglio cesareo per le dimensioni ridotte del bacino. È dovuta a mutazioni del gene del recettore del fattore di crescita dei fibroblasti 3 (FGFR3), che codifica per un recettore transmembrana importante per la regolazione della crescita lineare delle ossa. La diagnosi si basa sui segni clinici e radiologici tipici. Le radiografie dello scheletro mostrano rizomelia, irregolarità metafisarie generalizzate, restringimento della distanza interpeduncolare delle vertebre lombari inferiori, bacino anomalo con ali iliache piccole e quadrate, incisura sacro-ischiatica stretta. L'analisi molecolare può confermare la diagnosi in presenza di una mutazione di FGFR3. La diagnosi differenziale si pone con l'ipocondroplasia, il nanismo tanatoforo tipo I e II e la SADDAN. La diagnosi prenatale può essere posta casualmente con l'ecografia al 3° trimestre. Nelle gravidanze ad alto rischio e con sospetto di acondroplasia dopo l'ecografia, la diagnosi può essere confermata dall'analisi del DNA fetale e dall'identificazione della mutazione di FGFR3. La diagnosi genetica preimpianto è possibile in laboratori specializzati. La trasmissione è autosomica dominante. È possibile la consulenza genetica. Un genitore affetto ha una probabilità del 50% di trasmettere la malattia ai figli. Nel 80% dei casi, è dovuta a mutazione de novo nei figli di genitori con statura media. L'acondroplasia omozigote è letale. La presa in carico è multidisciplinare. La prevenzione delle complicazioni è essenziale. I neonati beneficiano della decompressione chirurgica del forame magno e/o dello shunt chirurgico per l'idrocefalo. Sono possibili controverse procedure di allungamento degli arti. Sono necessari la valutazione dell'udito, e il trattamento delle infezioni dell'orecchio e dell'otite media sierosa. Se necessario, può essere offerta la logopedia. L'apnea ostruttiva del sonno è trattata con l'adenotonsillectomia, la perdita di peso e/o la pressione continua positiva delle vie aeree. La chirurgia può riallineare la curvatura delle gambe. Per la stenosi del canale midollare, negli adulti è possibile la laminectomia lombare. L'aumento del peso va monitorato nell'infanzia per evitare successive complicazioni. Vanno evitate le attività con rischio di lesioni alla giunzione cranio-cervicale. È utile il sostegno sociale e psicologico. L'aspettativa di vita è solo in minima parte ridotta rispetto alla popolazione generale, soprattutto a causa delle malattie cardiovascolari.

SCHEDA ORPHANET