

CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
DE BRASI D. - SIANI P.
S.C. :
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RIASSUNTO
La sindrome di Baller-Gerold è caratterizzata dall'associazione tra craniosinostosi coronarica e difetti radiali (oligodattilia, aplasia o ipoplasia del pollice, aplasia o ipoplasia del radio). Sono stati descritti circa 30 casi, anche se la prevalenza della sindrome non è nota. La craniosinostosi e i difetti radiali si presentano alla nascita e si associano a dismorfismi facciali (brachicefalia, esoftalmo, prominenza della fronte, ipoplasia del naso, bocca piccola, palato ogivale). Durante i primi mesi di vita può comparire occasionalmente poichiloderma. È pressoché costante il ritardo della crescita, mediamente -4DS. Nell'infanzia può essere presente aplasia o ipoplasia della rotula. L'intelligenza è di solito normale. I pazienti mostrano suscettibilità ai tumori, in particolare l'osteosarcoma. La sindrome di Baller-Gerold è trasmessa come carattere autosomico recessivo ed è dovuta alle mutazioni del gene RECQL4 (8q24.3). RECQL4 fa parte della famiglia genica delle RecQ-elicasi, responsabili anche di altre malattie che predispongono ai tumori. Non è stata definita la percentuale dei pazienti con mutazioni in questo gene. La diagnosi della sindrome di Baler-Gerold si basa su criteri clinici. A causa delle numerose diagnosi differenziali, l'identificazione di una mutazione del gene RECQL4 può aiutare a chiarificare lo spettro diagnostico, la consulenza genetica e la presa in carico. La principale diagnosi differenziale si pone con la sindrome di Rothmund-Thomson (RTS) e la sindrome RAPADILINO, entrambe dovute alle mutazioni del gene RECQL4 (si vedano questi termini). Diversi autori hanno ipotizzato un continuum fenotipico tra queste malattie: è possibile che rappresentino espressioni diverse della stessa patologia. Altre diagnosi differenziali si pongono con la sindrome di Roberts e l'anemia di Fanconi, che si associano spesso a difetti dei raggi radiali, ma raramente presentano craniosinostosi, e con la sindrome di Saethre-Chotzen, caratterizzata da craniosinostosi coronale, di solito in assenza di anomalie radiali (si vedano questi termini). L'associazione tra craniosinostosi e ipoplasia dei raggi radiali caratterizza anche la sindrome da esposizione fetale all'acido valproico (si veda questo termine). La presenza di poichiloderma consente di escludere altre malattie. È possibile la diagnosi prenatale sui villi coriali (CVS), nei casi in cui siano state identificate nel caso indice (omozigote o eterozigote) le mutazioni patogenetiche del gene RECQL4. L'ecografia può essere utile per identificare le anomalie degli arti e le alterazioni morfologiche del cranio. Il trattamento consiste nella correzione chirurgica della craniosinostosi bilaterale nei primi 6 mesi di vita e, se necessario, nella policizzazione del dito indice per la ricostruzione del pollice. Durante il monitoraggio dei pazienti, deve essere posta particolare attenzione ai dolori ossei, alla claudicazione o alle fratture, a causa del rischio di osteosarcoma. Deve essere evitata l'esposizione al sole, a causa del rischio di tumore cutaneo e di fotosensibilità. La prognosi dei pazienti con mutazioni del gene RECQL4, omozigoti o eterozigoti, è legata all'aumento del rischio di sviluppare un tumore.