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ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
BUONO S. - TUCCI C.
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RIASSUNTO
La malattia di Huntington (MH) è una malattia rara neurodegerativa del sistema nervoso centrale, caratterizzata da movimenti coreici involontari, disturbi psichiatrici e del comportamento e demenza. La prevalenza nella popolazione Caucasica è stimata in 1/10.000-1/20.000. L'età media all'esordio dei sintomi è 30-50 anni. In alcuni casi i sintomi esordiscono prima dei 20 anni, con disturbi del comportamento e difficoltà di apprendimento (malattia di Huntington giovanile, JHD; si veda questo termine). Il segno classico è la corea che si estende gradualmente a tutti i muscoli. Altri movimenti involontari comprendono i tic, simili a quelli della sindrome di Tourette (si veda questo termine), anche se sono piuttosto rari. Possono presentarsi sporadicamente segni cerebellari, simili a quelli dovuti all'ipo- e iper-metria. La distonia (ad es. il torcicollo) può essere il primo segno della malattia di Huntington. Altri segni meno noti ma comuni e spesso debilitanti, sono la perdita di peso, i disturbi del ritmo circadiano e del sonno e la disfunzione del sistema nervoso autonomo. La disartria e la disfagia si accentuano durante la progressione della malattia. Il linguaggio e la deglutizione diventano gradualmente più problematici, con il rischio di soffocamento in alcuni pazienti. Tutti i pazienti sviluppano ipocinesia e rigidità, che esitano in bradicinesia e acinesia grave. Tutti i processi psicomotori sono gravemente colpiti. I pazienti inoltre presentano un declino cognitivo. Sono molto comuni i sintomi psichiatrici nei primi stadi della malattia, che spesso precedono l'insorgenza dei sintomi motori. La percentuale dei pazienti con segni psichiatrici, come la bassa autostima, il senso di colpa, l'ansia e l'apatia, varia tra il 33 e il 76%. Il suicidio riguarda spesso i pazienti precocemente sintomatici e anche i portatori presintomatici. I periodi maggiormente a rischio per il suicidio sono quelli durante i quali si effettuano i test genetici e quando l'autonomia inizia a diminuire. La MH è dovuta all'espansione della ripetizione CAG (36 ripetizioni o più) sul braccio corto del cromosoma 4 (4p16.3) nel gene dell'huntingtina, HTT. Tanto più estesa è la ripetizione CAG, tanto più precoce è l'esordio della malattia. Nei casi di JHD, le ripetizioni sono spesso superiori a 55. La diagnosi si basa sui sintomi clinici e sui segni che si manifestano nei figli di una persona affetta dalla MH, ed è confermata dai test molecolari. La diagnosi presintomatica deve essere posta solo da un'equipe multidisciplinare nei pazienti adulti non affetti, a rischio, che vogliono conoscere la loro condizione di portatori della mutazione. La diagnosi differenziale si pone con le altre cause di corea, comprese alcune malattie di interesse internistico o i disturbi iatrogeni. Sono state descritte fenocopie (diagnosi clinica di MH in assenza della mutazione genetica). La MH è trasmessa come carattere autosomico dominante. È possibile la diagnosi prenatale sui villi coriali o sugli amniociti. In diversi paesi è disponibile la diagnosi preimpianto. Al momento non è disponibile alcuna cura. La presa in carico deve essere multidisciplinare e si basa sul trattamento dei sintomi al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Il trattamento della corea prevede agenti che agiscono da blocco o da deplezione dei recettori della dopamina. Possono rendersi necessari farmaci o terapie non strettamente mediche per la depressione e il comportamento aggressivo. La progressione della malattia evolve in una perdita completa dell'autonomia, per cui i pazienti necessitano di un'assistenza costante, e infine nel decesso. Le cause più comuni del decesso sono la polmonite, seguita dal suicido.