CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
DE BRASI D. - SIANI P. - CARBONE M.T.
S.C. :
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RIASSUNTO
La monosomia 5p o sindrome del 'Cri du chat', descritta per la prima volta nel 1963 da Lejeune, è una malattia cromosomica dovuta alla delezione di una porzione variabile (5-40 Mb) del braccio corto del cromosoma 5 (5p-). I segni clinici principali comprendono il pianto acuto monotono (da cui origina il nome della sindrome del 'miagolio del gatto''), la microcefalia, la sella nasale ampia, l'epicanto, la micrognazia, le anomalie dei dermatoglifi e il grave ritardo psicomotorio e mentale. L'incidenza varia tra 1/15.000 e 1/50.000 nati vivi. L'analisi citogenetica molecolare (FISH) ha consentito di definire la mappa citogenetica e fenotipica del cromosoma 5p. Alcuni studi di correlazione citogenetica-molecolare e genotipo-fenotipo nei pazienti iscritti nel Registro Italiano della sindrome hanno dimostrato variabilità clinica e eterogeneità citogenetica. L'identificazione di sottogruppi di fenotipi associati a delezioni specifiche è rilevante ai fini diagnostici e prognostici, oltre a essere utile per il trattamento riabilitativo. Sono stati stabiliti specifici diagrammi di sviluppo fisico e psicomotorio. Interventi precoci riabilitativi e educativi hanno migliorato la prognosi dei pazienti e sono stati ottenuti significativi progressi nella loro integrazione sociale. Due geni, potenzialmente coinvolti nello sviluppo cerebrale, la semaforina F (SEMAF) e la delta-catenina (CTNND2), sono stati mappati nelle regioni critiche e la loro delezione può essere associata a ritardo mentale nei pazienti con la sindrome. Anche la delezione del gene della transcriptasi inversa della telomerasi (TERT), localizzato su 5p15.33, potrebbe contribuire ai cambiamenti fenotipici dei pazienti. Di recente, tramite l'impiego della tecnica CGH Array, sono state definite le regioni critiche; l'uso della PCR quantitativa ha inoltre permesso di circoscrivere ulteriormente la regione critica del 'Cri du chat', caratterizzando tre geni candidati in questa regione. La diagnosi si basa su segni clinici tipici. L'analisi del cariotipo e, nei casi dubbi, la FISH confermano la diagnosi. Non esiste alcuna terapia specifica, ma gli interventi riabilitativi e informativi precoci consentono di migliorare la prognosi e di ottenere risultati importanti nell'integrazione sociale dei pazienti affetti dalla sindrome del 'Cri du chat'.