CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
MENNA G. - MARRA N. - DE BRASI D.- SIANI P.
S.C. :
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RIASSUNTO
Di recente è stata indicata una frequenza dei portatori del gene-malattia > 1/200, con prevalenza alla nascita non < 1/160.000. In alcune etnie, la frequenza è molto più elevata per un effetto del fondatore. Sono stati descritti più di 2.000 casi. In 2/3 dei pazienti, i primi segni sono i difetti congeniti (scheletro, cute, apparato urogenitale, cardiopolmonare, gastrointestinale e SNC). Le anomalie degli arti sono monolaterali o bilaterali, spesso asimmetriche. Sono presenti anomalie minori: difetti nella crescita staturale e ponderale, microcefalia e/o microftalmia. Sono comuni i difetti pigmentari della cute e l'ipoplasia dell'eminenza tenar. Quasi il 20% dei pazienti presenta malformazioni delle orecchie, con o senza sordità. Le malformazioni congenite hanno una variabilità intrafamiliare. Quando le malformazioni congenite non sono evidenti, la diagnosi può essere ritardata fino alla comparsa dell'insufficienza del midollo osseo (BMF), a un'età media di 7 anni. Le anomalie ematologiche esordiscono in età precoce e, più di rado, in età adulta. Quindi, il 90% dei pazienti sviluppa la BMF prima dei 40 anni. I pazienti possono sviluppare una leucemia mieloide acuta, spesso preceduta da una sindrome mielodisplastica, con elevata predisposizione ai tumori solidi di testa e collo e della regione anogenitale. La bassa statura è spesso secondaria a deficit ormonali. La fertilità è quasi sempre compromessa nei maschi ed è significativamente alterata nella metà delle femmine. La gravidanza è spesso complicata. La FA è dovuta alle mutazioni dei geni implicati nella riparazione del DNA e nella stabilità genomica. Sono stati identificati 15 geni, che rappresentano 15 gruppi di complementazione. A causa dell'elevata eterogeneità genetica, del fenotipo clinico e della patogenesi, la diagnosi si basa sulla valutazione delle rotture cromosomiche indotte da DEB (diepossibutano) o MMC (mitomicina C). I segni clinici si sovrappongono a diverse sindromi malformative (sindromi di Dubowitz, Seckel, Holt-Oram, Baller-Gerold, trombocitopenia-assenza del radio, Nijmegen da rotture cromosomiche, associazione VACTERL, discheratosi congenita), ma la diagnosi è spesso ritardata fino alla comparsa della BMF o dei tumori maligni. La diagnosi differenziale si pone anche con la BMF a esordio precoce e di origine sconosciuta. Devono essere considerate anche le altre sindromi che predispongono ai tumori (sindromi di Bloom, Rothmund-Thomson, Werner) o le sindromi con pancitopenia (anemia di Diamond-Blackfan, pancitopenia immune, sindromi di Pearson e Shwachman-Diamond). Quando la mutazione è nota, l'esame delle rotture cromosomiche indotte dal DEB o i test molecolari permettono la diagnosi prenatale.La FA è di solito trasmessa come carattere autosomico recessivo, anche se sono note forme rare a trasmissione legata all'X. Il trattamento sintomatico consiste in trasfusioni di emazie (RBC) concentrate o piastrine private dei leucociti. Il solo trattamento curativo del quadro ematologico è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT). Tuttavia, questo trattamento aumenta il rischio di tumori solidi, per cui deve essere previsto un particolare monitoraggio. Il trattamento sintomatico comprende la somministrazione di ormoni androgeni per os, che migliorano l'emocromo in alcuni pazienti, in particolare gli eritrociti. La somministrazione dei fattori di crescita ematopoietica può essere considerata dopo l'analisi del midollo osseo, da ripetere durante il trattamento. In presenza di tumori maligni, il trattamento è complicato dall'ipersensibilità alle radiazioni e alla chemioterapia. La BMF e i tumori maligni possono comportare una prognosi sfavorevole e ridurre l'aspettativa di vita, migliorabile con il HSCT e la terapia a base di androgeni.