CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
BUONO S. - TUCCI C.
S.C. :
RIASSUNTO
Le atrofie muscolari spinali prossimali (SMA) sono un gruppo di malattie neuromuscolari, caratterizzate da debolezza muscolare progressiva dovuta alla degenerazione e alla perdita dei motoneuroni delle corna anteriori del midollo spinale e dei nuclei del tronco encefalo. La prevalenza è stimata in circa 1/30.000. In base all'età d'esordio e alla gravità della malattia, sono stati definiti quattro sottotipi: tipo 1 (SMA1), la forma più grave, con esordio prima dei 6 mesi di vita; tipo 2 (SMA2), con esordio tra i 6 e i 18 mesi di vita; tipo 3 (SMA3), con esordio tra l'infanzia e l'adolescenza; tipo 4 (SMA4), la forma meno grave, con esordio nell'età adulta (si vedano questi termini). Tutti i tipi sono caratterizzati da debolezza muscolare e atrofia di grado variabile, che interessa particolarmente gli arti inferiori e i muscoli respiratori. La debolezza è quasi sempre simmetrica e progressiva. Possono essere presenti scoliosi, retrazioni muscolari e contratture articolari. Sono comuni il reflusso gastroesofageo e la stitichezza. Il 95% circa delle SMA è causato da delezioni omozigoti (sia dell'esone 7, che degli esoni 7 e 8) nel gene SMN1 (5q12.2-q13.3), che codifica per la proteina SMN (survival motor neuron). È stato inoltre identificato un secondo gene (SMN2; 5q13.2) che contribuisce a produrre solo il 10% della proteina SMN a lunghezza completa. Pur con alcune eccezioni, la gravità della SMA correla inversamente con il numero delle copie del gene SMN2: i pazienti con 3 o 4 copie di solito sviluppano le SMA3/4, piuttosto che la SMA1. Sono state identificate anche delezioni del gene NAIP (5q13.1) che possono modificare la gravità della malattia. La trasmissione delle delezioni di SMN1 e NAIP è autosomica recessiva. Circa il 2% dei casi è dovuto a mutazioni de novo. La diagnosi si basa sulla storia e sull'esame clinico e può essere confermata dall'analisi genetica. Possono essere utili anche l'elettromiografia e la biopsia muscolare. La diagnosi differenziale si pone con la sclerosi laterale amiotrofica, le distrofie muscolari congenite, le miopatie congenite, la sclerosi laterale primitiva, la miastenia gravis e le malattie del metabolismo dei carboidrati (si vedano questi termini). La diagnosi prenatale può essere effettuata con l'analisi molecolare sugli amniociti o sui villi coriali. La consulenza genetica dovrebbe essere offerta ai pazienti e ai loro familiari. Sono in corso sperimentazioni cliniche per identificare possibili trattamenti farmacologici, che si rivolgono in particolare ad aumentare i livelli della proteina SMN a lunghezza completa. Tuttavia, al momento, il trattamento è sintomatico e si basa su approcci multidisciplinari, ai fini di migliorare la qualità della vita. Sono necessarie la fisioterapia e le terapie occupazionali e respiratorie. Possono essere necessarie la ventilazione non invasiva e la gastrostomia. La terapia antibiotica è usata in presenza di infezioni polmonari. La scoliosi e i sintomi articolari possono richiedere la correzione chirurgica. I pazienti possono necessitare della sedia a rotelle o di corsetti di sostegno della schiena. La prognosi dipende dalla gravità della malattia, che correla di solito con l'età d'esordio: le forme a esordio più precoce si associano per lo più a una prognosi peggiore, mentre l'aspettativa di vita si avvicina alla norma nelle forme a esordio più tardivo. La morte può sopraggiungere a causa dell'insufficienza respiratoria e delle infezioni.