22 December 2024

Ritratto di admin
Posted by admin on December 06, 2017

CODICE: 

RN1090

SINONIMO: 

SGS

ETA' DI ESORDIO: 

Prenatale, NeonatalE, Infanzia

INCIDENZA: 

<1 / 1 000 000

TRASMISSIONE : 

Autosomica dominante o Non applicabile

MEDICO CERTIFICATORE: 

DE BRASI D - SIANI P.

S.C. : 

Pediatria 1

CONTATTI: 

Tel 081 2205428
Fax 081 2205428
mail pediatria.santobono(at)gmail.com (at) sta per @ misura antispam

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RIASSUNTO

La sindrome di Schinzel-Giedion (SGS) è una sindrome da displasia ectodermica caratterizzata essenzialmente da dismorfismi facciali caratteristici, idronefrosi, grave ritardo dello sviluppo, malformazioni scheletriche tipiche, anomalie genitali e cardiopatie.

La prevalenza della SGS alla nascita non è nota. Sono stati riportati più di 50 casi. Alla nascita, la SGS è caratterizzata da dismorfismi facciali caratteristici e riconoscibili, che comprendono la fronte prominente, la retrazione lungo la linea mediana del volto che conferisce un aspetto ad "otto allargato" nei casi più marcati, e il naso corto rivolto verso l'alto. Si osservano inoltre anomalie viscerali e ipertricosi. In quasi tutti i casi (91%), è presente idronefrosi. Sono comuni (43%) le cardiopatie (che comprendono i difetti dei setti, la displasia valvolare, l'ipoplasia dei ventricoli, la pervietà del dotto arterioso), e le anomalie urogenitali (76%), compreso il criptorchidismo, il micropene, l'ipospadia, l'utero ipoplasico, l'ipoplasia delle piccole e delle grandi labbra, un solco labiale profondo e la dislocazione anteriore dell'ano. I neonati presentano spesso arti corti e malformati: piede valgo o varo, brachimelia mesomelica con unghie ipoplasiche e iperconvesse e linea delle quattro dita. I neonati affetti mostrano ipotonia, un'insufficienza respiratoria caratteristica e costantemente un grave ritardo dello sviluppo, che si associa a crisi epilettiche (spesso refrattarie) e deficit visivo e dell'udito. Inoltre, è stata riportata una prevalenza maggiore, rispetto alla norma, dei tumori neuroepiteliali (17%). La SGS è causata dalle mutazioni de novo nel gene SETBP1 (18p21.1), che probabilmente comportano un guadagno di funzione o un effetto dominante negativo. La diagnosi si basa sui segni clinici (compresi i dismorfismi facciali caratteristici), sul riscontro dell'idronefrosi con l'ecografia, e sui segni radiologici relativi alle malformazioni scheletriche multiple tipiche, che comprendono la sclerosi della base del cranio, l'ampia sincondrosi occipitale, l'aumento dello spessore/della densità corticale e l'allargamento delle costole. Prima dei 12 mesi di vita, le radiografie del cranio rivelano una diastasi tra le due metà dell'osso occipitale ed è anche comune la densità delle piramidi. È possibile l'analisi del gene SETBP1. Sono da considerare, per la diagnosi differenziale, le altre malattie contraddistinte dalla retrazione tipica lungo la linea mediana del volto, come le sindromi da idantoina e warfarin fetale, la sindrome di Zellweger, la mucopolisaccaridosi, la gangliosidosi, la condrodisplasia puntata rizomelica e l'ipotiroidismo congenito (si vedano questi termini). L'idronefrosi è presente nell'ecografia prenatale tra la 18° e la 37° settimana di gravidanza, in circa il 40% dei casi. È possibile la consulenza genetica. La SGS è una malattia autosomica dominante. In pratica tutti i casi insorgono sporadicamente; l'identificazione del probando giustifica la consulenza genetica ai genitori. La presa in carico è di supporto e si basa sulle cure palliative. Le principali complicazioni sono l'insufficienza respiratoria, l'intolleranza alimentare, le crisi epilettiche refrattarie e le infezioni ricorrenti e frequenti come la polmonite. La prognosi è grave e la maggior parte dei pazienti non sopravvive oltre la prima infanzia a causa della neurodegenerazione progressiva, l'aumento del rischio di tumori, le infezioni ricorrenti e l'insufficienza respiratoria. In alcuni casi, i pazienti raggiungono l'adolescenza.

SCHEDA ORPHANET