

CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
MALGIERI G.le - NUZZI F.sca - PECORARO C. - DE BRASI D - SIANI P.
S.C. :
CONTATTI:
- MALGIERI G.le - NUZZI F.sca - PECORARO C. - Tel 081 220 5616 – 5614 - mail pecoraro(at)unina.it - (at) sta per @ misura antispam
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RIASSUNTO
La sindrome Branchio-Oto-Renale (BOR) è caratterizzata da anomalie degli archi branchiali (schisi, fistole, cisti), difetti dell'udito (malformazioni dei padiglioni auricolari con fistole preauricolari, sordità di conduzione o neurosensoriale) e anomalie renali (malformazioni delle vie urinarie, ipoplasia o agenesia renale, displasia renale, cisti renali). La prevalenza è 1/40.000. La patologia dei reni può esitare in insufficienza renale cronica. L'espressione della malattia varia nelle diverse famiglie e tra le persone affette della stessa famiglia. Alcune famiglie non presentano anomalie renali o delle vie urinarie. La sindrome BOR viene trasmessa con modalità autosomica dominante. Il gene-malattia, EYA1, è localizzato sul braccio lungo del cromosoma 8. In circa il 40% delle persone affette sono state identificate mutazioni puntiformi e delezioni. Sono state anche identificate le mutazioni dei geni SIX1 e SIX5, i cui prodotti interagiscono con EYA1 in quanto i complessi formati sono fattori di trascrizione. E' possibile la diagnosi prenatale nelle famiglie nelle quali sia stata preventivamente identificata la mutazione responsabile della malattia. Tuttavia la consulenza genetica è complicata dall'eterogeneità clinica presente nei pazienti. Il trattamento comprende l'escissione delle fistole o delle cisti branchiali, l'uso di protesi acustiche, i programmi educativi appropriati ai problemi dell'udito e il follow-up nefrologico. Possono essere necessari la dialisi o il trapianto renale.