22 December 2024

Ritratto di admin
Posted by admin on December 07, 2017

CODICE: 

RN1210

SINONIMO: 

Sindrome da microdelezione 17p11.2

ETA' DI ESORDIO: 

Infanzia, Neonatale

INCIDENZA: 

1-9 / 100 000

TRASMISSIONE : 

Non applicabile o Sconosciuto

MEDICO CERTIFICATORE: 

DE BRASI D - SIANI P. - CARBONE M.T.

S.C. : 

Pediatria 1

CONTATTI: 

  • DE BRASI D. - SIANI P.Tel 081 220 5428 -  Fax 081 220 5424  mail  pediatria.santobono(at)gmail.com (at) ata per @ misura anti-spam
  •  CARBONE M.T. - Tel 081 220 5143 - Fax 081 220 5045

VAI AL PERCORSO PAZIENTE DR. DE BRASI D.- DR. SIANI P.

 

 

RIASSUNTO

La sindrome di Smith-Magenis (SMS) è una malattia genetica complessa con deficit cognitivo variabile, disturbi del sonno, anomalie craniofacciali e scheletriche, disturbi psichiatrici, ritardo motorio e del linguaggio.

La prevalenza mondiale è di 1/15.000-25.000 in tutti i gruppi etnici, ma è probabile che sia sottodiagnosticata. Maschi e femmine sono affetti in eguale misura. Il quadro clinico riconoscibile comprende segni craniofacciali (brachicefalia, fronte bombata, ipertelorismo, sinofria, rime palpebrali oblique verso l'alto, ipoplasia mediofacciale, faccia quadrata larga con sella nasale depressa, labbro superiore rovesciato a "tenda", micrognatia neonatale), altre anomalie scheletriche (brachidattilia, scoliosi, clinodattilia del V dito delle mani, sindattilia delle dita dei piedi 2-3, movimenti limitati dell'avambraccio e del gomito, anomalie vertebrali, persistenza dei rigonfiamenti fetali sui polpastrelli delle dita delle mani, polidattilia), frequenti disturbi otorinolaringoiatrici (insufficienza velofaringea, voce profonda e rauca, noduli/polipi sulle corde vocali), segni oftalmologici (>60: miopia, anomalie iridee, di rado distacco della retina spesso in seguito a comportamenti violenti). La perdita dell'udito (60% dei pazienti) è variabile e può essere lieve-moderata. Sono comuni il deficit cognitivo lieve-moderato, il ritardo significativo del linguaggio, la ridotta sensibilità al dolore, la neuropatia periferica, i disturbi del sonno (caratteristici) e i comportamenti disadattivi (capricci/scatti d'ira, ricerca costante dell'attenzione, aggressività, disobbedienza, distrazione e comportamenti autolesionistici). Le malformazioni a livello degli organi (30-40%) sono le cardiopatie, le anomalie renali, urinarie e del SNC. La SMS è una malattia sporadica da delezione 17p11.2 del gene RAI1 (retinoic acid-induced 1; 90%) o da mutazione del gene stesso (10%). La diagnosi si basa sul sospetto clinico seguito dalla conferma molecolare del difetto genetico. È utile, per il riconoscimento dei segni caratteristici, l'attenta anamnesi dei difetti presenti alla nascita, i disturbi del sonno, il ritardo nel raggiungimento delle tappe dello sviluppo, le infezioni croniche dell'orecchio, i comportamenti autolesionistici e la storia familiare del paziente. Le diagnosi differenziali si pongono con le sindromi di Down, di Williams, brachidattilia-deficit cognitivo (del 2q37), di Prader-Willi, da delezione 22q11, di Sotos, da delezione 9q34. Quasi tutti i casi sono sporadici, ma può essere offerta la diagnosi prenatale nelle gravidanze dei genitori con un figlio affetto. Se viene identificata una delezione cromosomica, è raccomandata l'analisi cromosomica dei genitori per escludere le traslocazioni o gli altri riarrangiamenti che possono determinare il rischio di ricorrenza. I pazienti affetti hanno il 50% di possibilità di trasmettere la mutazione ai loro figli. Per una presa in carico specifica e adeguata è necessario valutare il livello del deficit cognitivo, lo sviluppo, il comportamento e la gravità delle anomalie sistemiche o a carico dei singoli organi. Il trattamento è sintomatico e prevede l'uso di farmaci psicotropi per aumentare l'attenzione, diminuire l'iperattività e stabilizzare il comportamento, e il trattamento dei disturbi del sonno. Tuttavia, nessun trattamento si è dimostrato efficace in modo consistente. Deve essere eseguita una valutazione neurologica, compreso l'elettroencefalogramma (EEG), per determinare la possibile comparsa di convulsioni subcliniche. Sono consigliate la consulenza e il sostegno psicologico alla famiglia. La prognosi dipende dall'età alla diagnosi, dalla gravità della malattia e dall'adeguatezza degli interventi terapeutici. Attualmente i dati sull'attesa di vita non sono completi, ma sono comunque noti pazienti che hanno raggiunto un'età superiore agli 80 anni.

SCHEDA ORPHANET