

CODICE:
SINONIMO:
ETA' DI ESORDIO:
INCIDENZA:
TRASMISSIONE :
MEDICO CERTIFICATORE:
DE BRASI D - SIANI P.
S.C. :
RIASSUNTO
La sindrome di Weaver è una malattia multisistemica rara caratterizzata da elevata statura, facies caratteristica (ipertelorismo, retrognazia) e disabilità cognitiva variabile. Ulteriori segni clinici sono la camptodattilia, la cute flaccida e soffice, l'ernia ombelicale e il pianto sordo e rauco.
Sono stati descritti circa 50 casi. Non sono disponibili stime precise sulla prevalenza e sull'incidenza. La WVS è una malattia da iperaccrescimento caratterizzata da uno spettro clinico molto ampio: alcuni soggetti presentano solo una statura elevata mentre altri mostrano il quadro clinico classico della sindrome di Weaver. Nel 90% dei soggetti positivi alla mutazione, è stata descritta una statura elevata (≥ 2 deviazioni standard oltre la media) e, nella maggior parte dei pazienti, il peso e la lunghezza alla nascita sono maggiori rispetto al normale. Nella prima infanzia, la facies caratteristica, anche se sfumata, è facilmente riconoscibile, per la presenza di ipertelorismo oculare, orecchie carnose e grandi e retrognazia con un mento "incastrato" e una piega cutanea orizzontale. Circa l'80% dei pazienti presenta una lieve disabilità cognitiva. Un numero ristretto di pazienti mostra invece una disabilità cognitiva moderata, con un maggiore impatto sull'autonomia, mentre sono rari i deficit cognitivi gravi. Altri segni variabili sono la macrocefalia, la lassità articolare, la scoliosi lieve-moderata, il pectus excavatum, l'ipo- e/o l'ipertonia, la scarsa coordinazione, la cute lassa, la clinodattilia, la camptodattilia delle dita delle mani e/o dei piedi, l'ernia ombelicale e il pianto sordo e rauco nel periodo neonatale. Si ipotizza che il rischio di neuroblastoma sia leggermente più elevato. Attualmente non vi sono dati a supporto di un maggiore rischio di sviluppo di altri tumori maligni. La WVS è causata dalle mutazioni del gene EZH2 (7q35-q36), un'istone-metiltransferasi coinvolta nel controllo della trascrizione. Attualmente non sono note altre cause, anche se è stato descritto un soggetto isolato con un sospetto clinico di WVS che presentava una mutazione in EED, un gene che forma complessi con EZH2. Il sospetto clinico della WVS viene confermato dall'analisi molecolare e dall'identificazione di una mutazione eterozigote della linea germinale di EZH2. Dato che la WVS si associa a un fenotipo sfumato, nei casi in cui non viene identificata una mutazione della linea germinale di EZH2, deve essere considerata una diagnosi alternativa. La diagnosi differenziale principale si pone con la sindrome di Sotos (si veda questo termine), che mostra una significativa sovrapposizione con la WVS. Altre malattie da considerare sono le sindromi di Beckwith-Wiedemann, di Simpson-Golabi-Behmel, di Marfan, la sindrome da iperaccrescimento di Malan e la sindrome alta statura-disabilità cognitiva-dismorfismi facciali (si vedano questi termini). Nelle gravidanze a rischio, è possibile la diagnosi prenatale. La WVS ha una trasmissione autosomica dominante. Tuttavia, nella maggior parte dei casi noti, la malattia è originata da nuova mutazione. Alle famiglie affette dovrebbe essere fornita la consulenza genetica. Non è disponibile un trattamento specifico per la WVS, mentre è indicata la presa in carico dei sintomi individuali. Non si raccomanda un protocollo specifico di sorveglianza per i tumori, ma sono consigliati la vigilanza clinica e l'individuazione tempestiva di eventuali sintomi associati al tumore (in particolare, il neuroblastoma). Con un trattamento e un supporto adeguati, i pazienti con WVS hanno una vita normale.